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Giovedì 24 Settembre 2015
Eurodeputati nella valle etnea: se la Sicilia usa bene fondi comunitari ne guadagna tutta la Ue

“Se la Sicilia usa bene i finanziamenti provenienti dalla politica di coesione, a guadagnarne non è solo l’isola stessa ma tutta l’Europa”. A dirlo l’eurodeputato socialista francese Younous Omarjee, presidente di una delegazione di dodici rappresentanti della commissione Sviluppo Regionale del Parlamento Europeo in visita fino a domani, 25 settembre, nel distretto della Sicilia orientale per valutare l’uso dei fondi strutturali. “La Sicilia - ha aggiunto Omarjee - ha molte difficoltà ma anche molte potenzialità. I fondi di coesione sono un’opportunità che l’isola non può mancare di sfruttare appieno. In questi giorni abbiamo visitato progetti di eccellenza e abbiamo visto come, quando i finanziamenti europei vengono utilizzati bene, si possono fare cose meravigliose legate alla produzione di energia pulita, all’innovazione tecnologica e allo sfruttamento delle risorse naturali rispettando l’ambiente”. Riguardo i recenti scandali legati al cattivo o mancato utilizzo dei fondi strutturali nel Mezzogiorno, Omarjee ha spiegato: “Sono quattrocento milioni all’anno le malversazioni e le frodi riguardanti i fondi europei, e non riguardano solo i paesi del sud ma molti degli Stati membri dell’UE, quindi non ha senso puntare il dito solo sulla Sicilia”. Gli eurodeputati, nella mattinata di oggi, hanno visitato il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia e lo stabilimento della 3Sun (all’avanguardia nella produzione di pannelli fotovoltaici). Nel pomeriggio, poi, la delegazione si trasferisce a Modica, dove visiterà il castello restaurato anche grazie ai fondi europei e incontrerà le piccole e medie imprese e i rappresentanti dei produttori di cioccolato. Domani poi il trasferimento a Enna e a Piazza Armerina per visitare altri progetti di eccellenza finanziati anche grazie ai fondi comunitari.  Derek Vaugham, europarlamentare socialista del Regno Unito, ha sottolineato: “Dobbiamo diminuire la burocrazia legata all’utilizzo dei fondi strutturali. Non dobbiamo inoltre esagerare l’importanza che diamo alla corruzione nell’utilizzo di tali fondi, perché rappresenta solo lo 0,2% del totale. I fondi regionali possono essere utili anche per la gestione dell’attuale emergenza immigrazione, e per questo invito le autorità siciliane ad avviare discussioni in materia con la Commissione Europea”. Il conservatore britannico Andrew Lewer, ha sottolineato invece la necessità di finanziare solo quei progetti che veramente hanno dato risultati. “In questi giorni - ha detto Lewer -stiamo visitando le eccellenze della Sicilia orientale. Mi piacerebbe però anche sapere di più su quei fondi strutturali utilizzati per progetti che hanno funzionato male o che non hanno funzionato affatto”. Monika Wana, eurodeputata austriaca dei verdi, ha sottolineato come le politiche di coesione possano essere utili per finanziare progetti che favoriscano l’integrazione, la lotta alle disuguaglianze e la creazione di posti di lavoro rispettando l’ambiente. Questa visita in Sicilia rafforza la mia convinzione che la creazione di più occupazione deve passare sempre per  un maggior dialogo con le parti sociali e con la società civile. Solo così i finanziamenti per le politiche di coesione possono funzionare appieno”. Nell’incontro con le autorità regionali, e in particolare con Giovanni Ardizzone, presidente del Parlamento siciliano, gli eurodeputati sono stati informati sul programma di lavoro 2014-2020 per il fondo di sviluppo regionale per la Sicilia, con oltre 4,5 miliardi  destinati all’isola nei prossimi anni.

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